Questa raccolta di poesie è stata composta per Margit Koretzová, una bambina ebrea di 9 anni scomparsa ad Auschwitz, pensando ad un disegno, Un prato con fiori e farfalle, che Margit fece quando era nel campo di concentramento di Terezín. Il disegno di Margit è attualmente conservato negli archivi del Museo Ebraico di Praga. Il libro racconta con le parole della poesia una vicenda rimasta per anni dimenticata, e che grazie a Silvia Comoglio è stata riportata alla luce e alla memoria. Margit oggi è ricordata con una “Pietra d’inciampo” a Pilsen, sua città natale, nella Repubblica Ceca.
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Silvia Comoglio, laureata in filosofia, a partire da 2005 ha pubblicato diversi libri. La sua poesia è stata tradotta in varie lingue.
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(e —
all’angelo fu detto):
sradica le ali
e piantale nel mare
perché sbocci,
sulla fronte,
un sottíle —
calice di vita
*
e l’án-gelo:
si fenda, il cuore,
in sottili
cálici di vita
perché sia,
il Tempo,
l’immoto
álbero che nuota
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(and —
they said to the angel):
uproot the wings
and plant them in the sea
so that a slender chalice
of life may bloom
on the forehead
*
and the angel said:
let the heart be split
into slender
chalices of life
so that Time
may be the unmoving
tree swimming with life