“Il tempo ammutinato (partiture) approfondisce una ricerca sull’essenza della parola e su tematiche già affrontate in precedenti raccolte da Silvia Comoglio, e si conferma qui la testimonianza di come esistente pensiero e parola siano in continuo movimento nascente. Un movimento nascente che si fonda sull’essenza della parola, sugli infiniti grembi che ogni parola, nel suo essere vita e creazione, contiene.”
Silvia Comoglio, laureata in filosofia, a partire da 2005 ha pubblicato diverse sillogi; ricordiamo: Ervinca (LietoColle Editore, 2005), Bubo bubo (L’arcolaio, 2010), Il vogatore (Anterem Edizioni, 2015 – Premio Lorenzo Montano – XXIX Edizione – Sezione raccolta inedita), În ape de tăcere/ In acque di silenzio (Editura Cosmopoli, Bacau, 2023).
La sua poesia è stata tradotta in Inglese e Romeno e in particolare il testo Terezín scritto per Margit Koretzovà e Rozkvetlà louka s motyly, Le farfalle (il disegno che Margit fece a Terezín dove fu deportata nel 1942 con l’intera famiglia prima di essere trasferita ad Auschwitz) è stato tradotto in Inglese Francese Spagnolo Tedesco Romeno e Ceco.
È presente nei saggi di Stefano Guglielmin Senza riparo. Poesia e Finitezza (La Vita Felice, 2009), Blanc de ta nuque, primo e secondo volume (Edizioni Dot.com.Press, 2011 e 2016) e La lingua visitata dalla neve (Aracne, 2019). Fa parte del Comitato di Lettura di Anterem Edizioni e della Giuria del Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano.
__________________________________________________________________
… nostro amore, amore, sono gl’occhi
doppi di dimora : iddio tagliato dalla luce,
issata e sillabata!, a corpo di parola
(… ma allora ―
è orto laborioso
quésta notte chiara?)
——————
Segnalato al Premio “Bologna in Lettere” 2024