«Non appena l’idea del Diluvio si fu placata, una lepre si arrestò fra i trifogli e le campanule ondeggianti e recitò la sua preghiera all’arcobaleno attraverso la tela del ragno. Oh! le pietre preziose che si nascondevano, i fiori che già spiavano! Nell’ampia strada sporca furono montate le bancarelle e le barche vennero trascinate verso il mare issato lassù, come in una stampa. Il sangue scorreva, nella terra di Barbablù, nei mattatoi, nei circhi, là dove il sigillo di Dio faceva impallidire le finestre. Scorrevano latte e sangue».
Arthur Rimbaud, Le illuminazioni. Dopo il diluvio