Fa ricognizioni e bilanci (esistenziali, sentimentali, culturali) il “lui” di questo prosimetrum di Gilberto Isella, autore non nuovo a siffatte incandescenti escursioni stilistiche tra verso e prosa, ma forse mai come adesso determinato a tradurre e fissare il “paesaggio” della propria inquietudine in una cifra di sperimentalismo solo apparentemente algido, e anzi tutt’altro che immune da una sua inquieta e vitale umoralità”.
Gilberto Isella vive e insegna a Lugano (Canton Ticino), dove è nato nel 1943. Attivo come saggista, con numerosi studi pubblicati in riviste e in miscellanee su autori del passato e contemporanei, soprattutto poeti. Ha tradotto testi poetici di C. Racine e J. Daive. Tra le sue opere poetiche: Le vigilie incustodite, 1989; Discordo, 1993; Apoteca, 1996; Nominare il caos, 2001; Fondamento dell’arco in cielo, 2005.
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Premio “Schiller 2007” (Svizzera)
Premio “Lorenzo Montano” 2007