“Alla soglia dell’inimmaginabile è un’ulteriore e convincente conferma della meravigliosa vena creativa di Natalia Veronesi Prada, che, nel proprio ricco sistema testuale e ancor piú concettuale, come in precedenti tappe (in particolare, nelle raccolte Giorni a piene mani e Ombre sulle meridiane, rispettivamente del 2002 e del 2008) contiene e preannuncia i temi di una funzione essenziale ed energetica della “memoria-rimembranza”. Ed è anche un’esperienza religiosa nel suo senso piú etimologico, di identificazione e legame cioè con ciò che realizza e completa ogni attesa della Creatura, in un “Fine” che è oltre l’Effimero nel Perenne. Il tutto, detto in un linguaggio affabile, che seconda il “fervore dell’esistenza” nei ritmi di una scrittura che sa mirabilmente interrogarsi, tra “mente ferma” e “cuore in tumulto”, sulle ragioni del proprio essere, compresa com’è della necessità di comunicare.” (dalla pref. di Vincenzo Guarracino)
Natalia Veronesi Prada è nata a Como, dove vive. Laureata in scienze biologiche e in medicina e chirurgia all’Università Statale di Milano, dove si è poi specializzata in pediatria e in neonatologia. Dal 1949 ha esercitato la professione di pediatra-neonatologa negli ospedali di Como e Milano, e per alcuni periodi in Africa Equatoriale, nell’ospedale di Butezi in Burundi. Soltanto all’inizio degli Anni 2000 ha deciso di pubblicare le sue raccolte poetiche: Giorni a piene mani (Book Editore, 2002); I grandi fiumi verdi e le colline (Ibis Edizioni, 2004); Ombre sulle meridiane (Book Editore, 2008); Come una piuma sul dorso della mano (Nino Aragno Editore, 2016).
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Un ultimo bagliore all’orizzonte
dice il giorno che muore.
Si stende nell’azzurro
il silenzio solenne della sera.
Sbocciano come fiori, ad una ad una,
infinite le stelle,
piú chiare o piú velate.