Nel giorno natale (Gionmodine)

 16,00  14,40

di Robindronath Tagore

nella traduzione di Padre Marino Rigon

a cura di Nina Nasilli

pp. 104

Collezione di poesia “Serendip”

Anno di pubblicazione: 2022

ISBN: 9788872328217 Categorie: , Autori:

Nel giorno di Natale contiene le poesie dell’ultimo anno di vita di Tagore, ed è un’opera centrale nella monumentale produzione del grande poeta indiano.

Robindronath Tagore è il nome anglicizzato di Rabindranath Thakur (Calcutta 1861- Santiniketon, Bolpur, 1941), poeta, scrittore, drammaturgo, musicista e filosofo indiano di lingua bengoli. Fondatore nel 1901 della scuola di Santiniketon, dove gli alunni vivevano a contatto diretto con la natura e le lezioni consistevano in conversazioni all’aperto alla maniera dell’India antica, Tagore divenne presto molto seguito e amato anche in Europa, suscitando l’interessamento di poeti come Yeats, Pound, Eliot. Nel 1913 gli è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura.

Nel 1993, la nostra editrice pubblicò il volume Rogsoggiae (Sul letto della malattia), che conteneva quattro raccolte poetiche scritte da Tagore nel suo ultimo anno di vita; tra queste vi erano nove poesie tratte dalla silloge Gionmodine (Nel giorno natale). Negli anni successivi, Padre Marino Rigon, che da anni viveva in Bangladesh ed era un profondo conoscitore delle opere di Tagore e traduttore in italiano direttamente dalla lingua bengoli di quello e altri fortunati libri del grande poeta indiano, ci consegnò le traduzioni delle ventritré poesie che completavano il libro Gionmodine. È importante sottolineare che le ultime tre poesie (nn. 30, 31, 32), sebbene si trovino nel manoscritto di Tagore del Gionmodine conservato a Santiniketon, non figurano nell’opera omnia di Tagore Robindro Rocionaboli pubblicata a Calcutta (e non si trovano neppure nelle Selected Poems pubblicate in Inghilterra a cura di Prithwindra Mukherjee), per cui vengono qui rese pubbliche per la prima volta. Cosí, in questa nuova e completa edizione, le trentadue poesie di Nel giorno natale si ritrovano e si congiungono per dare nuovamente vita ad un importantissimo tassello nella monumentale produzione del grande poeta indiano. Un volume ricco di tensioni e di riflessioni, che con la curatela e la revisione poetica di Nina Nasilli acquisisce un nuovo respiro in armonia con la meditazione e la ricerca “della luce primordiale senza tempo e senza spazio” in cui ci coinvolge la voce di Tagore.

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Questa mia vita

è stata nutrita dal Fiume.

Nelle sue vene scorrono

molti doni delle vette

delle montagne;

il suo corpo è stato formato

dal suo limo:

la linfa misteriosa

dell’animo si è sparsa

di messe in messe.

Il risveglio dei suoi sogni

è coronato dai fili dei ritmi

di molti canti

d’oriente e d’occidente.

Il Fiume è messaggero

dell’Universo,

porta il Lontano vicino:

viene alla porta di casa.

Esso ha composto

il mio giorno natale.

 

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