Fautore, nella vita, di alcuni accoppiamenti poco giudiziosi, per dirla con l’amatissimo Gadda; e colpevole, nell’ippica, di qualche accoppiata perdente, ho deciso di applicare il principio della coincidenza di opposti all’altra passione che coltivo da sempre: la poesia. E cosí, complice l’amico Massimo Scrignòli, mi sono risolto a riunire nello stesso volume, sotto l’egida dell’Ansia, la quarta edizione ne varietur di quei Ricordi di Alzheimer che nel pensier mi fingo da quasi un trentennio; e uno spericolato esercizio di traduzione integrale dell’«ecloga barocca» di W.H. Auden The Age of Anxiety (1947), approfittando di due lockdown, di una guerra esplosa d’improvviso nel cuore d’Europa e di una nuova situazione di precarietà ideale e civile che mi coinvolge in quanto italiano. Sono infatti convinto che, se esiste una possibilità di salvezza per la penisola, questa passa necessariamente attraverso la sua magnifica lingua, plasmata a fine di poesia dall’esule fiorentino Dante Alighieri, piú di sette secoli fa. (A.
Saggista e poeta, Alberto Bertoni (Modena, 1955) ha insegnato per piú di un trentennio Letteratura italiana contemporanea nell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
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“Con questi pensieri, tornò di servizio, reclamato dal mondo attuale dove il tempo è reale e nel quale dunque può darsi che la poesia non interessi. Davanti a un altro lungo giorno di asservimento a un’autorità caparbia e a un caso cieco, la creazione giace davvero nel dolore, trattenuta una volta di piú sull’orlo dell’autodistruzione, quando come sempre la sua scelta è in ritardo.” W.H. Auden
FINALISTA al Premio “Caput Gauri” 2024 – Premiazione: 12 Ottobre 2024.