Alfonso Nannariello (1955 – 2022), si è specializzato in Dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Ha vissuto a Calitri, dove ha insegnato per la maggior parte della sua carriera. Dal 1993 ha pubblicato varî libri di narrativa, saggistica e poesia, suscitando sempre significativi consensi da parte dei critici e dei lettori.
Questa nuova edizione di Le nozze della notte vede la luce a trent’anni dalla prima pubblicazione e a un anno dall’improvvisa scomparsa dell’autore, e diviene una forma ulteriore di riconoscimento del valore letterario dei testi e dei segni di affetto di chi ha conosciuto Alfonso Nannariello.
Vinicio Capossela, in un toccante e cordiale ricordo dell’amico Alfonso, ha scritto: “Sapeva riconoscere il senso del Sacro che abita l’uomo in ogni sua forma, senza mai trascurare la carne di cui siamo fatti. I suoi scritti decifrano il mondo che ha abitato a partire dalla lingua, quel dialetto che definiva ‘senza grasso di vocali’ e poi, ogni memoria, ogni stralcio di rito passato al setaccio, rielaborato e posto in relazione con la piú ampia cultura che tutti ci comprende. Una persona gentile, sempre attenta al prossimo, dalla mente complessa, agitata e infebbrata”.
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Mi ricalca il cuore di velina
la carta copiativa
sguardo di corvo.
Rapace
scintilla una voglia acuta
spasimo improvviso
che in te
deruba l’ombra
alla mia meridiana.
Il sacerdote del sole
martella
l’incisione sulla pietra squadrata
e il nerofumo
mi invade.