Dopo le pagine densissime di Il Silenzio del Lete (2005) e Le porte di Aprile (2007), Francesco Maria Di Bernardo-Amato giunge al vertice di un cammino poetico in cui si incrociano continuamente la parola, il pensiero, l’interrogazione. E tutto è sfiorato dal volo angelico di una inafferrabile beatitudine, che soltanto la poesia può cercare di trattenere.