Scritti nell’arco di quarant’anni, i saggi qui raccolti sono di varia natura ma predominano quelli che hanno come protagonista il “male del vivere”, quasi sempre con implicazioni e complicazioni di natura religiosa. D’altra parte, chi è affetto dalla malattia del pensare non può non imbattersi nelle angosce, nelle perplessità e nei dubbi che scaturiscono sempre numerosi dal bisogno insopprimibile di dare un senso alla vita. Considerando come fondamentale motivo generatore di angoscia l’inconciliabilità del reale con l’idea di un Dio-Padre amorevole e provvidente, il libro induce alla necessità di un dialogo profondo sulle incertezze, pur nella consapevolezza che non è possibile oltrepassare il “ragionevole” là dove regna il mistero, fino ad attraversare quella strada della ragione dove si impone, con assolutezza, l’esistenza di Dio.