Scrive Alberto Bertoni: “In un territorio che comprende alcuni paesaggi immaginativi non estranei all’haiku e una tensione sintattico-affermativa tutta propria invece dell’aforisma, (…) Franzini compie un altro passo avanti, nella sua storia ormai cospicua di autore in versi. Mosso da un intento esplicito di brevitas – e forse addirittura di concinnitas – egli offre qui un concentrato ottimamente calibrato e compaginato degli elementi primi del suo dire (…) che fanno della poesia di Franzini una delle piú solide, emozionanti e sorprendenti acquisizioni liriche di oggi”.