Regesto raccoglie le poesie pubblicate in volume dal 1979 al 2009. Contiene anche un quaderno di traduzioni poetiche, corpus in fieri di un personale laboratorio della parola e sulla parola, nello spirito di un dialogo ininterrotto con gli autori piú amati: da Eliot a Celan, da Char a Pound, da Apollinaire a Kafka.
Attraversando l’intervallo di un trentennio, la scrittura attenta e calibrata di Scrignòli spazia dalla “improntitudine allo stato puro”, indicata da Pampaloni, all’azione, annotata da Sanesi, di “dare figura al pensiero”, confermando il giudizio espresso da Giacinto Spagnoletti: uno dei momenti piú vivi della poesia di oggi.
Massimo Scrignòli (1953), bolognese di adozione, vive in provincia di Ferrara, sulle rive del Grande Fiume. Nel 1987 ha fondato la Book Editore, che tuttora dirige.
Ha pubblicato diversi volumi di poesia: da Notiziario tendenzioso (1979, con pref. di G. Raboni) a Lesa maestà (Marsilio, 2005), fino a Vista sull’Angelo (2009), raccolti in questo Regesto. Sue poesie sono tradotte in inglese, spagnolo, portoghese, croato. Già finalista al Premio “Viareggio” e vincitore del Festival di Poesia “San Pellegrino”, nel 2006 e nel 2009 ha rappresentato l’Italia all’International Poetry Festival di Zagabria. A testimonianza di una costante attività letteraria e culturale, anche come “compagno di viaggio” di artisti contemporanei, sono prestigiose edizioni d’arte in cui suoi testi vengono affiancati da opere di pittori di fama internazionale come Baj, Benati, Nasilli, Pozzati, Bonalumi. Nel 2019 è uscito il volume in prosa poetica Lupa a Gennaio.
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Non è il regesto di una conoscenza
sul viso notturno il lampo
che dal pomerio invita e cattura,
né qui un riverbero
può definire condizioni estreme
per il distacco.
Conoscere del fuoco
il calore in bilico sulla fiamma
è già rapirgli un segreto,
è toccare lo spiraglio
dove la voce svia
verso l’abbandono.
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Premio Internazionale “Gradiva 2015”, Stony Brook University, New York