Questo libro, che segue a una quadrilogia degli “oggetti anomali” (Il boomerang non torna, Orizzonti della clessidra distesa, Canti dello specchio bifronte, L’obliqua scacchiera), mantiene il focus sull’irregolarità e la difformità ma lo indirizza dalle cose alle persone, coinvolgendo, in particolare, un soggetto sonnambulo. Solo che il sonnambulo in questione non è “semplicemente” tale. E la veglia infatti? Il titolo, che la comprende e la declama, fa riferimento all’impossibile stato – stato che qui diventa, a quanto sembra, comunque possibile – del sonnambulo che rimane cosciente e vigile, oppure al paradosso di una veglia affetta da sonnambulismo? Forse le due chiavi di lettura si bilanciano, fino a confondersi. Forse non c’è risposta, come lascia supporre l’interrogativo: “sono un sonnambulo in veglia perenne / oppure in veglia che non cessa / da sonnambulo mi transito?”
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3° Premio “FRANCESCO GRAZIANO” 2016
Selezionato al Premio Internazionale di Poesia “CAMAIORE” 2016
Finalista al Premio Internazionale di Poesia “MONTANO” 2016