Nella poesia di Corona respirano le sue infinite passioni musicali, le sue ininterrotte letture praticamente di tutto, poeti francesi e italiani, americani, narratori famosi e piú spesso neppure dimenticati perché mai emersi neanche in vita. Un’infinita biblioteca che è parte ineliminabile dell’io poetante, perché fa parte di lui.
René Corona (Parigi, 1952) è docente di Lingua e Traduzione Francese presso l’Università di Messina. Ha pubblicato saggi in italiano e francese sulla storia della lingua, la sinonimia, la canzone, la traduzione e la poetica. Ha tradotto in riviste diversi poeti italiani, tra cui Gozzano, Caproni, Cattafi, Ripellino, Magrelli; poeti francesi tra cui Paul de Roux, Kadhim Jihad Hassan, Yves Leclair, ha pubblicato la prima traduzione francese de L’amaro miele di Gesualdo Bufalino, e le prime traduzioni in italiano di Henri Calet e di Alexandre Vialatte. In italiano, nel 2019 ha pubblicato i libri di poesia Compitare nei cortili e La conta imprecisa; nel 2021 L’alfabeto dell’alba, nel 2022 L’inquilino delle parole.
______________________________
sulla punta dei piedi per non disturbare
per non intralciare il corso degli eventi
tacere tacere tacere
a che pro dire il proprio parere
nessuno ascolta e poi cos’è un parere?
rinchiudersi nella stanza degli amici silenziosi
che attendono il loro turno
dove la polvere sembra celebrare le loro lodi
e aspettare con loro il taglio della torta
come da bambini
una bella porzione da portarsi via
per il viaggio
in punta di piedi
____________________
Premi letterari
> Premio Speciale allo “Switzerland Literary Prize 2024” – Zurigo