In un’esistenza che si accelera trepidante, le “Poesie silenziose” di “L’altra terra” evocano la natura morente per la fragilità dell’uomo, inconsapevole della sua essenza eterna: “la poesia è la saggezza dell’amore per la vita in ogni suo aspetto; è il pensiero audace e innovativo che restituisce voce alla Natura, al suo potere inventivo, ribelle, che seda e conforta”.
Espressione nuova di una poesia pensante, meditativa, in divenire, Jean Flaminien, d’origine guascone, è nato a Aire-sur-l’Adour nelle Lande. Presso Book Editore, nella traduzione di Marica Larocchi, ha pubblicato: Soste, fughe (2001), Graal portatile (2003), Pratiche di spossessamento (2005), L’acqua promessa (2009), Preservare la luce (2011), libri confluiti nel volume L’infinitude. Finitezza e infinito (2012). Nel 2016, nella traduzione di Antonio Rossi, è uscito il libro L’uomo flottante (L’Homme flottant). Attualmente vive in Spagna.