In cielo la notte è di luce
è opaca sulla terra
Un ventaglio separa trasparente
il tempo e il non-tempo
il luogo e il non-luogo
il principio e la fine
Non so dove rivolgermi stanotte
prima che sfiori il cielo il suo chiarore
Si tendono le mani verso l’alto
come il nato che vede
il vólto della madre per la prima
volta
e lo vuole toccare per sentire
se la sua vita ha una vera fonte.
Falso plurale
di Francesco Marani
con una nota di Giorgio Bàrberi Squarotti
pp. 128 – Vol. cartonato/rilegato
Collana Minerva – Poesia
Anno di pubblicazione: 2010