Agostino Bonalumi (1935 –2013) è una delle figure piú rilevanti dell’arte astratta del ‘900 a livello internazionale.
È stato un amico cordiale e sempre attento al mondo della poesia, complice fedele dei poeti, sempre disponibile e generoso. Ha piú volte concesso o eseguito appositamente sue opere per copertine di nostri volumi di poesia (Trent’anni di Novecento di Alberto Bertoni, Sesterno di Antonio Rossi, Remedia di Mario Ramous …), ma non tutti sanno che egli stesso era anche un raffinato poeta. Di questa parte espressiva del suo mondo, ininterrottamente coltivata con perseveranza nel tempo, ha sempre preferito parlare poco, lasciando spazio, come per le realizzazioni pittoriche, a ciò che l’opera esprime.
Con la nostra casa editrice, nella Collezione “Fuoricollana”, ha pubblicato due libri preziosi: da te ascolto tornare le cose (con “un pensiero” di Concetto Pozzati, altro grande artista, collaboratore e amico caro) e è stato un nulla.
Anche attraverso la sua poesia Bonalumi continua a parlarci con grazia “… quasi toccando / il
pensiero pensarsi” per ascoltare tornare le cose.